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Tre brevi drammi sul mondo contemporaneo, in cui i personaggi si confrontano per tentare di rispondere all'interrogativo posto da questo ciclo: come vivere degnamente? Composto di tre parti, "Puro presente" richiama le tragedie di Eschilo che Olivier Py traduce e mette in scena da dieci anni. La sua intimità con l'antico poeta e la sua esperienza di lavoro nelle carceri, aprono in questi testi una breccia nella sua estetica. Per il drammaturgo, le pièces raccolte nel presente volume, "La prigione", "Il denaro" e "La maschera", rappresentano un'occasione per denudare il gesto teatrale, per affinare ed affilare la lingua. Per ciò che egli definisce il "dramma del nostro puro presente", in cui il benché minimo gesto rende tutti colpevoli, Olivier Py ha cercato e voluto la folgorazione, l'essenzialità, attraverso la contrapposizione di personaggi di potere e situazioni estreme. Coinvolti in duelli verbali che si intrecciano e si rispondono l'un l'altro, tutti si pongono una domanda, dinanzi alla quale la morale e la legge appaiono impotenti: "Come vivere degnamente?".